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L'altro sguardo


Workshop teatrale e fotografie d’arte a cura di Gioia Aloisi e Monica Gorini.

Progetto integrato aperto a vedenti, non vedenti e ipovedenti. Mostra di immagini fotografiche in cui l’immagine del non vedente risulti forte, dinamica, dignitosa e positiva.

Workshop di 5 giorni di cui 3 giorni di lavoro teatrale e 2 giorni di scatti fotografici

Lavoro teatrale sull’ascolto profondo di se stessi , sull’incremento dell’autostima, della percezione sensoriale, sulla condivisione delle esperienze al fine di raggiungere un benessere emotivo e sensoriale che permette di creare un cambiamento interiore e di posare davanti alla macchina fotografica con naturalezza ed espressività.

Il progetto prevede un tipo di esperienze in cui saranno utilizzate tecniche teatrali, esercizi corporei sulla forza del sentire e sollecitazioni sensoriali per permettere ai partecipanti la libertà del gesto e dell’ espressione.

Solo successivamente verranno realizzati scatti fotografici in cui ciascuno racconterà la propria personalità. Alla fine del percorso, saranno scelte una serie di immagini che diventeranno l’oggetto di una Mostra itinerante nelle diverse città europee che aderiranno all’iniziativa.

Infine verrà realizzato un libro che raccoglierà le immagini e alcune testimonianze delle persone fotografate.

Progetto

L’altro sguardo infatti vuole essere uno spettacolo di persone che si raccontano davanti all’obiettivo fotografico in diverse modalità espressive utilizzando anche oggetti, poesie, parole, abiti, accessori che permettano di comunicare all’esterno il proprio modo di essere.

Nel Workshop i partecipanti vivranno le attività proposte, per capire e conoscere meglio se stessi, per imparare ad esprimersi attraverso una libera gestualità, per comprendere il funzionamento e le reazioni del proprio corpo nell’interpretare percezioni sensoriali ed emotive.
Attraverso un dialogo con l’artista si realizza un’immagine che ha la forza di andare oltre la cornice dell’immobilità o della trasparenza e può rompere i modelli stereotipati legati al non vedente.
La proposta è quella di spezzare l’idea presente in molte immagini della cultura contemporanea relativa al non vedente come “debole o perdente”.

 

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